Il cacio in forma di limone è un formaggio tipico delle Marche inserito nell’elenco dei prodotti italiani agroalimentari tradizionali (PAT). Molto particolare e dal sapore fresco, questo formaggio è perfetto per essere degustato durante la bella stagione. La preparazione è originaria della valle del Metauro, in provincia di Pesaro-Urbino, e affonda le sue radici nel Rinascimento.
L’accoppiamento tra latte e limone regala a questo formaggio un sapore davvero insolito. Il cacio in forma è versatile e adatto ad ogni portata, dall’antipasto al dessert. La preparazione base del cacio in forma di limone è quella dei formaggi di pecora a pasta molle, arricchita dall’aggiunta di scorze di limone durante la fase della salatura. Il risultato sono piccole pezzature ovali di circa 100-150 grammi di peso, che nel colore e nella forma ricordano l’agrume. Formaggio di nicchia, realizzato in quantità limitate secondo gli antichi metodi artigianali. Il cacio in forma di limone si consuma fresco, dopo appena 4 giorni dalla produzione.
La riscoperta di un formaggio unico
La preparazione di questo prodotto tipico marchigiano affonda le sue radici in tempi antichissimi. Bartolomeo Scappi, chef rinascimentale e cuoco personale di Papa Pio V, cita il cacio in forma di limone già nel 1570. Questa tradizione, dopo essere stata accantonata e parzialmente dimenticata, è stata riscoperta grazie alle rievocazioni storiche. Il merito è del banchetto rinascimentale ricreato a Mondavio per la festa della caccia al cinghiale. Questo evento ha riportato in auge la ricetta originale rilanciando la produzione e conquistando estimatori anche al di fuori dei confini delle Marche.
Spesso servito a fine pasto a mo’ di sorbetto, il cacio in forma di limone è un formaggio unico nel suo genere, che si sposa bene con vini bianchi e da dessert, ma anche con rossi leggeri. La prelibatezza è soprattutto nella crosta, per apprezzare a pieno le note agrumate di questo prodotto tipico marchigiano è quindi importante non scartala. Da provare al più presto!
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