La caciotta del Montefeltro è un formaggio tipico marchigiano dalla storia antica. La zona di produzione corrisponde al territorio regionale delle Marche e ad alcuni comuni dell’Emilia Romagna. L’ingrediente base per realizzare la caciotta del Montefeltro è il latte vaccino, al quale possono essere addizionate quote di latte caprino e ovino. I metodi di lavorazione simboleggiano la lunga tradizione casearia della Marche, fatta di processi semplici e naturali.
Ciò che distingue la caciotta di Montefeltro da altre preparazioni simili è l’utilizzo di foglie di noce, che vengono spesso impiegate per avvolgere le forme e donare al formaggio profumi e proprietà uniche. La crosta assume così il suo aspetto caratteristico, con macchie marroni delle foglie di noce a intervallare lo sfondo giallo paglierino. Le forme pesano massimo 2 chili e vengono fatte stagionare per almeno 60 giorni in botti, cassoni di legno o anfore di terracotta. Il risultato è un formaggio dall’aromaticità variabile in base alla durata del periodo di invecchiamento, solitamente è più delicato e dolce nella zona del Fermano, e più sapido nel Montefeltro.
Storia e abbinamenti consigliati
Diverse fonti parlano della produzione di caciotte nelle Marche già nel 1500! Si dice che anche Michelangelo Buonarroti e Papa Clemente XVI adorassero le delizie casearie locali. La caciotta di Montefeltro è stata inoltre conosciuta come formaggio “ducale”, poiché gli stessi duchi di Montefeltro si occuparono della sua lavorazione e commercializzazione.
Ottima da assaporare in purezza in un gustoso antipasto rustico o a fine pasto, la caciotta di Montefeltro si sposa alla perfezione con le verdure ed è un prezioso alleato in cucina per mettersi alla prova con ricette creative e ricche di gusto. I vini ideali per valorizzare questo formaggio sono rossi leggeri in caso di elevata stagionatura, oppure bianchi secchi di media struttura se il formaggio è più fresco.
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