La cipolla di Tropea è la regina dei prodotti tipici calabresi, oggi tutelata dal marchio IGP a indicazione geografica protetta. La zona di produzione si estende esclusivamente da Longobardi fino a Capo Vaticano. L’area comprende Mantea, Briatico, Pizzo e Tropea, il paese che le dà il nome. La cipolla rossa, introdotta probabilmente dai Fenici migliaia di anni fa, ha trovato qui la sua dimora ideale, regalando frutti eccezionali.
Lo scoglio che ospita l’antico santuario di Santa Maria dell’Isola, che vigila su Tropea, è il simbolo di questa eccellenza del territorio. La cipolla a Tropea è infatti figlia del sole, del mare e della fertile terra del litorale tirrenico.
Produzione
La cipolla di Tropea è molto delicata e sensibile agli urti, viene quindi lavorata a mano dalla semina alla raccolta. Le operazioni colturali vengono svolte ancora oggi secondo tradizioni secolari, tramandate di padre in figlio. Una volta estratta dalla terra, la cipolla viene lasciata asciugare sul terreno per 10-15 giorni, a seconda del periodo dell’anno. Dalla sgambatura alla realizzazione delle trecce, ogni operazione è effettuata manualmente e richiede pazienza e grande maestria.
Varietà e tipologie
Grazie alla presenza di diverse varietà, la cipolla di Tropea è disponibile fresca sul mercato per buona parte dell’anno. Nella grande distribuzione questo ortaggio rosso della costa tirrenica calabrese si trova in 3 tipologie, diverse per forma e periodo di maturazione:
- allungata: matura a fine giugno/inizio luglio;
- a mezza campana: matura ad aprile/maggio;
- piatta: matura a marzo/aprile.
La cipolla di Tropea in cucina
Dolce e con note piccanti, la cipolla di Tropea in cucina si presta a tantissime preparazioni. Provala cruda a fettine sottili nell’insalata, ma anche fritta ad anelli o in versione cotta per realizzare sfiziose confetture. Vanto della cucina calabrese e italiana, la cipolla di Tropea è una delizia immancabile nella tua dispensa.
