Mai mangiato nelle Marche? Ah, io ho fatto belle scorpacciate da quelle parti, sia nel rustico hinterland, che sulla costa, generosa di prelibatezze di pesce. E giacché c’ero, ho approfittato per fare scorta di ricette. Te le passo tutte in fondo a questa pagina e te le consiglio tutte, perché nei piatti tipici delle Marche troverai una ricca varietà di sapori. Alcune pietanze hanno varianti nelle regioni limitrofe; altre sono marchigiane DOC. Nell’uno e nell’altro caso, comunque, il tuo palato farà un bell’inchino al gusto. Mi scommetto la toque blanche!
Nella cucina marchigiana ho ritrovato pietanze e prodotti condivisi con le regioni vicine – Emilia-Romagna, Abruzzo, Umbria e Lazio. Tuttavia, non si può certo dire che questa regione non abbia delle sue specificità in ambito culinario.
Fiore all’occhiello dell’entroterra è la norcineria, che offre salumi davvero interessanti. Forte è la presenza di cereali e legumi. Tra questi ultimi, troviamo la cicerchia, protagonista di una squisita zuppa. Bisogna dire, poi, che nelle Marche c’è un’importantissima produzione di tartufo nella zona di Acqualagna, nel pesarese.
La parte marittima offre succulente specialità, come il brodetto di pesce e lo stoccafisso all’anconetana.
Se dovessi scegliere tre piatti-simbolo della tradizione gastronomica marchigiana, sarebbero questi: la porchetta, le olive ascolane e i vincisgrassi, una sorta di lasagna.
Ho accennato alla norcineria marchigiana, campionessa di gusto. Qui di seguito, i salumi più prelibati:
Nel settore del lattiero-caseario, le Marche sono famose per i pecorini – marchigiano, dei Monti Sibillini e di Monte Rinaldo – e i formaggi di fossa. Se ne hai l’occasione, ti consiglio di assaggiare anche il cacio in forma di limone (che, oltre alla forma, ha anche il sapore del limone), la caciotta del Montefeltro e la Casciotta di Urbino DOP.
Gli amanti dell’arte della distillazione già sapranno che nelle Marche c’è una rinomata produzione di liquori all’anice. Due grandi protagonisti di questo campo, che si sono diffusi in tutta Italia, sono l’anisetta Meletti e il mistrà Varnelli.
Da provare: il lonzino di fico
Il lonzino di fico non è un salume, come potrebbe farti supporre il nome, ma un particolarissimo dolce dell’anconetano che si presenta, in effetti, in forma di insaccato. Nell’impasto, oltre ai fichi, ci sono frutta secca e semi di anice stellato. Il tutto è avvolto da foglie di fico. Si tratta di un prodotto raro, quindi, semmai dovessi riuscire a trovarlo, non farti sfuggire l’occasione di provarlo, magari accompagnato a un formaggio.
Ti dirò che non vedevo l’ora di condividere il mio ricettario marchigiano con te. Perché, secondo me, la cucina delle Marche, buona com’è, merita di essere più conosciuta. E sono certo che, una volta che avrai assaggiato i piatti di cui ti parlo qui sotto, sarai d’accordo con me, e condividerai a tua volta queste ricette con i tuoi “amici di fornelli”.
Un consiglio: se sei goloso di dolci come me, non perderti le pietanze della pasticceria marchigiana, perché tra queste ci sono i dessert più particolari che tu abbia mai assaggiato.