Ave, lettore! Benvenuto nella cucina tipica del Lazio. Io sono lo chef Ciro Cristian Panzella, ma puoi chiamarmi Cicerone, perché sarò la tua guida nella tradizione gastronomica della grande Roma e dei popolari Castelli, della bucolica Ciociaria e dell’etrusca Tuscia, della verde Sabina e della bella costa. Tu sei qui per scoprire le ricette dei piatti tipici del Lazio, dico bene? Per Bacco, le scoprirai!
Pensa un po’, risponderò anche a domande “pericolose”. Del tipo: l’amatriciana si fa con gli spaghetti o con i bucatini? E si usa il guanciale o la pancetta? Lo saprai presto, caro amico, leggendo la ricetta. Ma se prima vuoi fare un giro nella cucina laziale, guarda cos’ho da dirti proprio qui sotto.
Tutte le strade portano a Roma, e a Roma arrivano le tradizioni culinarie dell’intera regione. Ecco perché nella Città Eterna si possono passare al vaglio del palato le pietanze più famose, non solo quelle romane de Roma. Ma da cosa è caratterizzata la cucina laziale? Be’, senza dubbio da una straordinaria varietà. Sì, lo so che questa è una considerazione valida un po’ per tutte le cucine regionali italiane.
Ma ti assicuro che, nel caso del Lazio, la varietà è davvero molto accentuata. Già solo per i primi piatti, abbiamo una gran quantità di pietanze tradizionali.
Ti elenco le tipologie di pasta che mi vengono in mente a raffica, senza pensarci sopra un attimo: carbonara, amatriciana, gricia, cacio e pepe, rigatoni con la pajata, penne all’arrabbiata, penne alla puttanesca, spaghetti aglio, olio e peperoncino e altre ricette di primi piatti riportate qui sotto.
Tra gli antipasti, dominano i fritti: supplì al telefono, fiori di zucca in pastella con mozzarella e alici, filetti di baccalà, mozzarella in carrozza. Noti sono i contorni di verdure con carciofi (alla giudia, sono uno dei piatti-simbolo della cucina ebraico-romana), oppure alla romana o alla matticella, broccoli romaneschi e puntarelle.
Dal mondo della carne si è attinto a piene mani per una miriade di saporiti secondi piatti romani e non solo: l’abbacchio ossia l’agnello; la coda alla vaccinara, che sì, è proprio la coda di bovino; i saltimbocca, i classici involtini di vitello avvolti nel prosciutto; le cotiche, tipicamente cucinate assieme ai fagioli.
Infine, lei: la porchetta! È la regina delle fraschette, le rustiche osterie caratteristiche dei Castelli Romani, ossia i paesini che si trovano sui Colli Albani, tutti a pochi passi dalla capitale. Qui scorrono fiumi di vino. Quale vino? Ma er vino de li Castelli, ovvio: la Romanella.
Sempre parlando di carne, dobbiamo menzionare il cosiddetto quinto quarto (le interiora), che è largamente utilizzato nel Lazio. Cosa ci si ricava? Trippa, pajata (fatta con l’intestino tenue del vitello), coratella (fegato, polmoni, cuore d’agnello), animelle (ghiandole).
Potrei scrivere per ore della cucina del Lazio… Non scherzavo quando ho detto che è estremamente varia! Ma mi fermo qui. Prima di chiudere, però ho l’obbligo di menzionare almeno un piatto proveniente dal litorale laziale. Ho scelto la gustosa tiella di Gaeta, una sorta di torta salata ripiena con pesce (polpi, alici, cozze…) e verdure.
Immaginiamo di voler riempire la dispensa con prodotti tipici del Lazio. Cosa dovresti comprare? Ecco una lista (e mi sono contenuto, eh!):
Da provare: pizza bianca romana con la mortadella
La pizza bianca romana è una delle più buone tipologie di pizza bianca che io abbia mai assaggiato. A Roma si trova in qualsiasi pizzeria al taglio. Da provare con la mortadella. Perché proprio con la mortadella? È ’a morte sua, come dicono a Roma per indicare un abbinamento culinario perfetto.
Sono stato un buon Cicerone? Spero proprio di sì. Ora tolgo la toga e rimetto la toque blanche, perché sto per presentarti il mio ricettario di piatti tipici del Lazio e romani. Ne vado molto fiero e sono felice di condividerlo con te.
Forza, oh prode lettore: inizia il tuo viaggio tra le ricette, e preparati a vivere esperienze di gusto divine!