Olio di Canino, eccellenza laziale

L’olio di Canino è un prodotto tipico del Lazio tutelato dal marchio DOP, un extravergine di eccellente qualità che nasce nelle campagne della Tuscia viterbese. Testimone perfetto dello stile di vita genuino del Lazio settentrionale, l’olio di Canino è protagonista di interessanti itinerari turistici e culturali. Viene definito olio di Canino solo quello realizzato con olive raccolte e lavorate in una zona ristretta del Lazio che, oltre a Canino, comprende i comuni di Arlena di Castro, Cellere, Ischia di Castro, Farnese, Tessennano e parte del territorio di Tuscania e Montalto di Castro.

Le sole olive ammesse dal rigido disciplinare di produzione sono quelle di varietà Caninese, Frantoio, Leccino, Pendolino e Maurino, più altre tipologie che non devono superare il 5% del totale. Punto. A rendere speciale questo tipico olio, oltre alle avanzate tecniche di coltivazione delle olive, sono le caratteristiche dei terreni occupati dagli uliveti, che alternano zone vulcaniche, alluvionali e calcaree. Il clima piovoso d’inverno e arido d’estate contribuisce a favorire lo sviluppo delle piante e a garantire buoni raccolti, che concorrono a rinnovare una tradizione antichissima. L’olio di Canino DOP, riconoscibile dal peculiare colore verde intenso, è pregiato, profumatissimo e ricco di polifenoli.

Canino e la tradizione dell’olio di oliva

Situato nel Lazio settentrionale, a breve distanza dalla costa e dalla Toscana, il comune di Canino è da sempre votato alla coltivazione degli ulivi. L’olio di Canino affonda le sue origini nella civiltà etrusca, come testimoniano numerosi reperti archeologici della zona. Furono gli Etruschi a introdurre la coltura sulle colline locali e a perfezionare i metodi di lavorazione, che vennero poi ripresi ed esportati dai Romani.

L’affermazione dell’olio di Canino come prodotto di eccellenza e da esportazione è tuttavia successiva al 1950, quando, in seguito alla riforma fondiaria, le terre agricole furono sottratte al principe Torlonia per essere distribuite ai contadini del posto. Grazie alla sua fragranza e al basso tasso di acidità, sempre inferiore allo 0,5%,  è il condimento ideale per verdure, zuppe, bruschette e secondi di carne e pesce, da utilizzare sia a crudo che in cottura.

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Ciro Cristian Panzella