Tartufi in Umbria, varietà regionali

Tra i prodotti tipici umbri più famosi e apprezzati ci sono senza dubbio i tartufi. Preziosi, saporiti ed esaltati da gustosi piatti della tradizione regionale, i tartufi abbondano nei boschi della verde Umbria, specialmente nelle aree intorno Gubbio, Città di Castello e Norcia.

L’Umbria può essere definita la tartufaia d’Italia, perché dal suo territorio arriva gran parte della produzione nazionale. Nella regione troviamo una decina di varietà, diverse per sapore, caratteristiche e prezzo. Scopriamo insieme i principali tipi di tartufi umbri che è possibile degustare nella regione più verde d’Italia.

Tartufi umbri: varietà

  • Tartufo Nero Pregiato umbro (Tuber Melanosporum Vittadini): è la qualità che prevale in Umbria, uno dei prodotti tipici umbri per eccellenza. Matura tra novembre e marzo e ha dimensioni variabili. Scuro e rugoso, ha una polpa nero-violacea con leggere venature biancastre. L’aroma è forte e persistente, anche in cottura.
  • Tartufo bianco: il tartufo bianco non è una prerogativa di Alba, ma può essere raccolto anche in diversi comuni dell’Umbria (come Gubbio, Orvieto, Città di Castello e Gualdo Tadino). Raro e pregiato, può raggiungere grandi dimensioni e nasce in prossimità di pioppi, cerri, salici e querce. Il sapore è penetrante e intenso, per coglierlo a pieno l’ideale è servirlo a crudo.
  • Scorzone: è un tartufo nero molto diffuso e meno pregiato, usato soprattutto per la realizzazione di salumi e salse.Lo Scorzone estivo si raccoglie tra maggio e dicembre, mentre il periodo di raccolta dello Scorzone autunnale, marrone e a scorza liscia, va da ottobre a dicembre.
  • Bianchetto (o Marzuolo): cresce a poca profondità, sia in montagna che in pianura. Piccolo, liscio e di colore tendente al rosso, ha un odore che ricorda l’aglio.
  • Tartufo nero d’inverno e Tartufo moscato: maturano entrambi nei mesi invernali. Il primo è caratterizzato dal colore nero e da un profumo forte, mentre il secondo è quasi inodore.
  • Tartufo uncinato: ricorda lo Scorzone estivo, ma cresce in tardo autunno e in inverno.  

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Ciro Cristian Panzella