Le ndurciullune sono una varietà di pasta fresca tipica della tradizione abruzzese. Simili agli spaghetti alla chitarra, un formato di pasta all’uovo lunga a sezione quadrata, le ndurciullune a differenza si ottengono da una pasta senza uova, a base di farina di grano duro mista a grano tenero, acqua e sale. Con la pasta si ricavano sfoglie spesse 4-5 millimetri che si pressano con il matterello sulla chitarra, in dialetto carraturo, l’apposito attrezzo di legno con fili di acciaio.
Le ndurciullune sono un alimento consolidato della tradizione pastorale abruzzese, tanto da figurare nella lista dei prodotti abruzzesi a marchio PAT (agro-alimentari tradizionali) alla sessione “paste fresche e prodotti della panetteria, pasticceria e biscotteria”.
In Abruzzo, più precisamente a Scerni in provincia di Chieti, ogni anno nel mese di agosto si celebra la sagra delle ndurciullune, una festa paesana dove si organizza anche un importante percorso gastronomico tra le “ruelle de lu paes” dove è possibile gustare le ndurciullune alla pecorara o alla ventricina e tanti prodotti e piatti tipici abruzzesi.
Ricetta ndurciullune
Ingredienti per 1,5 chilogrammi di pasta
- 700 gr. di semola di grano duro
- 300 gr. di farina tenero
- 530 grammi di acqua
- 12 grammi di sale fino
Procedimento
Sistema la farina a fontana su una spianatoia, versa nel centro l’acqua, un pizzico di sale ed impasta fino a ottenere una palla ben amalgamata e liscia. Copri con uno strofinaccio asciutto e lascia riposare per 30 minuti.
Usando il matterello (o la macchina per la pasta) forma una sfoglia dello spessore di ca. 5 mm.
Appoggia la sfoglia sui fili di acciaio del carraturo e rulla facendo leggera pressione con il matterello. Raccogli la matassa di spaghetti e distribuiscila su una vassoio cosparso con poca farina.
Lessa le ndurciullune per 4-5 minuti in acqua leggermente salata e condisci a piacere.
