Scroccafusi, dolci di carnevale tipici marchigiani

Gli scroccafusi sono dei dolci tipici della gastronomia marchigiana originari della città di Macerata che si preparano tradizionalmente per le feste di carnevale. Gli scroccafusi si ottengono da un impasto di farina, zucchero, uova e burro, dal quale si ricavano piccoli pezzettini di pasta grandi poco più di una ciliegia e si fanno prima bollire per pochi secondi fino a quando saranno raddoppiati di volume e quindi si friggono in abbondante olio bollente. Dopo la cottura gli scroccafusi vengono cosparsi con alchermes e spolverati con zucchero semolato.

Su richiesta della Regione Marche, gli scoccafusi sono stati inseriti dal Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari, nella lista dei prodotti tipici marchigiani a marchio PAT (agro alimentare tradizionali).

Vediamo gli ingredienti e come preparare a casa questi golosi dolcetti marchigiani di carnevale.

Ricetta scroccafusi

Ingredienti per 6 persone

  • 5 uova intere
  • 600 grammi di farina
  • 60 grammi di zucchero
  • 50 grammi di burro in pomata
  • 1 bustina di lievito in polvere per dolci
  • 75 grammi di liquore all’anice o Mistrà o Varnelli
  • 1 pizzico di sale
  • 1 litro di olio di arachide per frittura

Procedimento

Impasta la farina con il resto degli ingredienti velocemente formando un impasto liscio, omogeneo e non troppo morbido. Copri con pellicola e lascia riposare 30 minuti in frigo.

Dividi la pasta in piccole palline del peso do 30/40 grammi l’una, incidi con la lama di un coltello una croce e disponi i dolci su una placca.

Porta a bollore una pentola con dell’acqua e immergi pochi alla volta i pezzettini di pasta qualche secondo. Raccogli gli scroccafusi appena salgono a galla con un mestolo forato e lascia scolare su un panno pulito.

Scalda l’olio per la frittura, procedi con la cottura degli scroccafusi in olio bollente per qualche minuto un paio alla volta, aiutandoti con un mestolo forato scola su carta assorbente. Gli scroccafusi si possono servire cosparsi con solo zucchero semolato o irrorati con liquore alchermes.

Info autore
Ciro Cristian Panzella