I brigidini sono dei biscottini tipici toscani, delle cialde dolci croccanti e friabili di collor giallo intenso con un leggero sapore di anice. Si usa consumare i brigidini al naturale o per impreziosire coppe gelato, dolci al cucchiaio, creme e zabaione.
Si racconta che a Pistoia, le monache devote a Santa Brigida, realizzarono questi semplici cialdine, che in loro onore presero il nome di brigidini, e tutt’oggi sono diventati l’icona della piccola cittadina di Lamporecchio e su richiesta della regione Toscana, inseriti nella lista dei prodotti italiani agro alimentari tradizionali a marchio PAT.
Ricetta brigidini di Lamporecchio
Per replicare i brigidini a casa occorrono gli appositi ferri a pinza con piastre, da arroventare sul fuoco, possibilmente quello del camino.
- 4 uova intere
- 150 grammi di zucchero
- 400 grammi di farina per dolci
- 20 grammi di liquore all’anice forte
- un pizzico di semi di finochi.
Procedimento
Lavora la farina con lo zucchero e le uova precedentemente sbattute con una forchetta, aggiungi il liquore all’anice e i semi di finocchietto precedentemente pestati grossolanamente in un mortaio. Copri l’impasto con pellicola e lascia riposare per un ora in frigo.
Riprendi l’impasto, taglia dei pezzettini regolari di ugual peso e forma delle palline. Arroventa i ferri nel camino o sul fuoco del fornello della cucina di casa e procedi con la cottura dei brigidini. Lascia raffreddare le cialde e confezionale in sacchetti di plastica alimentari o in vaso di vetro con tappo.
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