Fagioli di Sarconi IGP, eccellenza lucana

I fagioli di Sarconi sono uno dei più rinomati prodotti tipici lucani, un vero e proprio simbolo dell’identità culinaria della Val d’Agri e dell’intera Basilicata. Inseriti nell’elenco delle eccellenze IGP, questi deliziosi fagioli nascono da terreni fertili a 600 metri sul livello del mare e devono il loro gusto inconfondibile a una rigorosa disciplinare che ne regola la coltivazione.

Caratterizzati da un sapore dolce e delicato, i fagioli di Sarconi includono delle particolari tipologie di cannellini e borlotti, prodotti nel territorio compreso tra i comuni di Sarconi, Marsicovetere, Moliterno, Grumento Nova, Marsiconuovo, Paterno, Monomero, Spinosi, San Martino d’Agri, Viggiano e Tramutola, tutti in provincia di Potenza. I fagioli di Sarconi sono utilizzati in alcuni dei più famosi piatti tipici lucani, scopriamo insieme uno dei più apprezzati.

Esaltare i fagioli di Sarconi con la capriata di Matera

Tra le ricette della cucina lucana più celebri per gustare i fagioli di Sarconi c’è la crapiata di Matera, una minestra a base di legumi, verdure e grano. Di origine povera e contadina, la capriata era preparata tradizionalmente durante i primi giorni di agosto, ed è ancora oggi un piatto immancabile nei menù delle trattorie in Basilicata. Il nome capriata, o arrapat in dialetto, significa letteralmente “cibo per capre”, ci troviamo dunque di fronte a una portata simbolo della sopravvivenza delle classi rurali.

I prodotti migliori venivano così uniti per portare in tavola la capriata di Matera, una sorta di rito per celebrare il raccolto passato, e chiedere al Signore nuova fortuna e protezione per quelli futuri.
Ideale per valorizzare i fagioli di Sarconi e altri prodotti tipici lucani, la capriata di Matera è semplice ma ricca di sfumature, un piatto della cucina lucana che saprà conquistare anche i palati più esigenti. Vuoi metterti alla prova con i sapori della Basilicata? Inizia con la crapiata di Matera! Ti basta controllare la lista della spesa e seguire le istruzioni della ricetta.

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Ciro Cristian Panzella