Olio extravergine di oliva Cilento DOP

L’olio di oliva Cilento DOP è un prodotto tipico campano che nasce in 62 paesi nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un’area ricca di cultura e tradizione dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. L’olivicoltura cilentana vanta oltre 2500 anni di storia e in alcune zone copre fino al 90% del territorio agricolo, producendo numerose varietà di olive autoctone. Protagonista incontrastata dell’olio extravergine di oliva Cilento DOP è l’oliva Pisciottana, che assieme alle varietà Rotondella, Ogliarola, Frantoio, Salella e Leccino deve essere presente almeno all’85%.

Il rigido disciplinare che regola la lavorazione dell’olio Cilento DOP impone inoltre la raccolta rigorosamente manuale delle olive e la loro estrazione al frantoio entro due giorni. Giallo paglierino e intensamente fruttato, l’olio del Cilento rivela all’olfatto sentori di mela ed erba fresca. Il sapore è lieve, delicato e dolce, con un retrogusto di mandorle e nocciole e leggerissime note amarognole e piccanti.

Storia e utilizzo dell’olio di oliva Cilento

Il biologo statunitense Ancel Keys, teorico della dieta Mediterranea, visse e condusse i suoi studi proprio nel Cilento. Questa sotto-regione della Campania forniva infatti elementi preziosi in termini di clima, ambiente e territorio, oltre a vantare una tradizione antichissima nella produzione dell’olio d’oliva, uno degli ingredienti cardine dell’alimentazione nostrana. Il legame tra il Cilento e gli ulivi è fortemente radicato e protagonista di racconti popolari, riti scaramantici e proverbi. L’importanza dell’olivicoltura per la comunità è attestata anche dal nome di alcune località, come Ogliastro Cilento e Sanza.

La storia dell’olio di oliva Cilento DOP parte con l’introduzione dall’antica Grecia dell’oliva Pisciottana, una varietà presente solo in zona e inizialmente coltivata a Pisciotta, il comune in provincia di Salerno da cui prende il nome. Le note aromatiche dell’olio di oliva Cilento lo rendono perfetto per l’utilizzo a crudo e per esaltare i piatti regionali, come la parmigiana di alici, le grigliate di pesce e i piatti a base di verdure e legumi.

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Ciro Cristian Panzella