L’ olio extravergine di oliva Alto Crotonese è un prodotto tipico calabrese, uno dei 3 olio DOP regionali assieme a Lametia e Bruzio. L’area di origine coincide con parte della provincia di Crotone, in particolare con i comuni di Castelsilano, Cerenzia, Pallagorio, San Nicola dell’Alto Savelli e Verzino.
La principale varietà di olive utilizzata è quella Carolea, che in base al disciplinare della DOP dev’essere presente almeno al 70%. Il rimanente 30% può essere invece realizzato con olive Borgese, Leccino, Pennulara, Rossanese e Tonda di Strongoli, presenti da sole o mischiate.
La raccolta delle olive avviene entro la fine di dicembre utilizzando soprattutto le tradizionali tecniche manuali, per consentire di selezionare solo le olive migliori e accertarsi che siano integre, sane e al giusto grado di maturazione.
È ammessa tuttavia anche la raccolta meccanica, purché realizzata con la massima attenzione per preservare i frutti.
Per tutelare la qualità del prodotto finale le olive devono essere portate al frantoio e spremute entro massimo due giorni dalla raccolta, accertandosi che la temperatura di conservazione e lavorazione non superi mai i 28°.
Storia e caratteristiche dell’ olio extravergine di oliva alto crotonese
In questo angolo di Calabria la coltivazione degli ulivi ha una storia antichissima. Secondo diversi documenti l’ olivicoltura dominava la zona già dal 2000 a.C, ma è solo nel periodo bizantino che la produzione dell’olio d’oliva nell’Alto Crotonese si è diffusa notevolmente, avvalendosi anche di tecniche più avanzate.
Di colore giallo-verde e profumatissimo, l’olio extravergine di oliva Alto Crotonese DOP vanta caratteristiche uniche, ed è noto per essere uno degli oli più leggeri e digeribili della Calabria.
L’impressione all’assaggio è quella di una spremuta di olive fresche, mentre l’aroma è fortemente vegetale, fruttato e mediamente intenso. Grazie al suo gusto gentile, l’ olio extravergine d’oliva Alto Crotonese DOP è perfetto per qualsiasi condimento a crudo. Provalo su bruschette, insalate o verdure cotte, oppure come tocco finale per esaltare i piatti a base di pesce della gastronomia calabrese.
