L’olio Sabina è un extravergine di grande qualità, un prodotto tipico del Lazio originario dei territori compresi tra Roma e Rieti, un tempo popolati dai Sabini. Realizzato ancora secondo gli antichi metodi di lavorazione dell’epoca pre-romana, l’olio della Sabina è stato il primo olio europeo ad ottenere la prestigiosa certificazione DOP. Basta uno sguardo ai paesaggi d’origine per comprendere l’importanza dell’olivicoltura in Sabina.
La conformazione collinare dell’area ha infatti reso difficili altre coltivazioni, valorizzando tuttavia lo sviluppo di maestosi ulivi secolari, che dominano i colli e le verdi vallate punteggiate di borghi medievali e antichi monasteri. L’olio Sabina DOP nasce in oltre 40 comuni da olive Leccino, Carboncella, Raja, Frantoio, Olivastrone, Moraiolo, Olivago, Salviana e Rosciola, raccolte prevalentemente a mano. Il risultato è un olio di colore giallo oro con riflessi verdastri, caratterizzato da un basso tasso di acidità (circa lo 0,60%) e da una forte aromaticità.
La tradizione dell’olio Sabina
La storia dell’olio in Sabina ha origini antichissime, ed è probabilmente legata all’importazione dei metodi inventati e diffusi dagli Etruschi, e in seguito dai Romani. L’esposizione assolata verso sud e il clima temperato, hanno reso la Sabina il territorio ideale per gli ulivi, che hanno pian piano coperto vasti appezzamenti collinari terrazzati. I rilievi montuosi, oltre a scoraggiare altre colture, hanno di fatto messo un freno alla raccolta automatizzata delle olive, mantenendo ancora in auge la tradizionale raccolta a mano.
Anche per merito del supporto ottenuto dall’Unione Europea, la zona ha gradualmente esteso i suoi uliveti, che oggi superano i 76 mila ettari, producendo oltre 200 quintali di olio Sabina DOP ogni anno. Perfetto da utilizzare a crudo per pinzimonio, verdure, zuppe, bruschette e secondi di carne e pesce, questo olio tipico è ottimo anche in cottura. Mettilo alla prova per portare in tavola sughi, arrosti e fritture sempre croccanti.
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