Lampascioni sott’olio, delizie contadine dalla Puglia

I lampascioni sott’olio sono uno dei più caratteristici e apprezzati prodotti tipici pugliesi. Inseriti nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT), sia per la Puglia che per la Basilicata, i lampascioni sono bulbi di una pianta spontanea diffusa nelle zone del Mediterraneo, riconoscibile grazie ai suoi splendidi fiori, che sbocciano in primavera e durano per tutti i mesi estivi.

Pur somigliando nella forma alla cipolla, il bulbo dei lampascioni è un parente alla lontana dell’aglio, ed è caratterizzato da un sapore deciso e amarognolo e da un aroma dolciastro. I bulbi nascono tra i 12 e i 20 centimetri di profondità, e se un tempo sbucavano con facilità quando si arava manualmente il terreno, la loro raccolta oggi è meno agevole, a causa della maggiore potenza delle macchine che rischia di romperli.

La ricetta regionale più popolare che utilizza questo ingrediente è quella dei lampascioni sott’olio, la soluzione ideale renderli a lungo disponibili in dispensa. Per raggiungere le dimensioni necessarie i bulbi richiedono tuttavia almeno 4 o 5 anni, per questo motivo, pur nascendo da piante selvatiche, i lampascioni sott’olio già pronti possono risultare costosi.

Consigli per usare i lampascioni in cucina

Preparare i lampascioni sott’olio in Puglia è un rituale antico, un’operazione impegnativa ancora replicata da tante famiglie in molte zone del sud Italia.I bulbi, dopo essere ben ripuliti da radici e tracce di terreno, vengono messi a bagno in acqua per rilasciare il liquido più amaro e solo dopo vengono cotti, conditi, posti in barattolo e lasciati maturare.

Quella dei lampascioni sott’olio è tuttavia solo una delle ricette che utilizzano questi prodotti tipici pugliesi e lucani. Ingrediente cardine della cucina povera e contadina, i lampascioni vengono infatti usati per portare in tavola frittate, frittelle, primi piatti, insalate e tanti altri piatti tipici pugliesi ricchi di storia e sapore.

Info autore
Ciro Cristian Panzella