Fiore sardo Dop, formaggio nobile e antico

Il Fiore Sardo DOP è un formaggio realizzato in Sardegna con latte di pecore locali. Oltre alla denominazione di origine protetta, questa eccellenza casearia vanta anche la tutela da parte di un Presidio Slow Food, creato per salvaguardare la produzione artigianale di alcune piccole località della Barbagia. Formaggio storico della cultura pastorale della Sardegna, il Fiore Sardo DOP si distingue per l’uso del fuoco a legna durante la lavorazione, che conferisce alle forme una leggera affumicatura.

Commercializzato in pezzature di peso variabile tra 1,5 e 4 chili, il Fiore Sardo DOP ha una crosta dura più o meno scura in base al grado di affumicatura, e una pasta friabile con occhiatura fine che va dal bianco al giallo paglierino. Il sapore è intenso e aromatico, più o meno accentuato a seconda della durata della stagionatura, uno dei processi più interessanti nella produzione di questa eccellenza casearia sarda.

La maturazione del formaggio dura infatti almeno 105 giorni e avviene in 3 fasi distinte: la prima effettuata negli stessi ambienti in cui nasce e viene affumicato il Fiore Sardo, la successiva in una zona diversa in cui le forme riposano circa 90 giorni, e la terza è invece in cantina, ed è intervallata dalle operazioni di lavatura e oliatura periodica delle forme.

Storia del fiore sardo dop

Alcune fonti riconducono le origini del Fiore Sardo DOP addirittura all’età del Bronzo. Il Fiore Sardo era un tempo considerato “il” formaggio simbolo della Sardegna, quello più diffuso e realizzato artigianalmente dai pastori isolani, ruolo che è in seguito passato al celebre pecorino Romano.

Il nome di questo formaggio tipico sardo è con tutta probabilità legato ai metodi di lavorazione, che anticamente prevedevano l’impiego del fiore di cardo al posto del caglio come coagulante vegetale.

Abbinamenti consigliati

Per il suo gusto forte e intensamente aromatico il Fiore DOP è perfetto da consumare come secondo piatto oppure a fine pasto.

Abbinamenti da provare

  • Aceto balsamico tradizionale di Modena
  • Con miele
  • Con confetture di frutta
  • Confettura di cipolle
  • Con frutta fresca: uva, fichi, pere, gelsi
  • Con frutta secca: noci

I vini migliori per esaltarne il sapore sono i grandi classici della tradizione vinicola della Sardegna, come il Cannonau o la Malvasia di Bosa.

Info autore
Ciro Cristian Panzella