Il Moscato di Cagliari è un prodotto tipico sardo a denominazione di origine controllata (DOC), un vino da dessert dolce e aromatico. Il vitigno da cui nasce è probabilmente autoctono e si differenzia dalle uve simili sia per il gusto che per le caratteristiche e le dimensioni dei grappoli e delle foglie. Mentre nel nord della Sardegna le uve di moscato bianco sono utilizzate prevalentemente per la lavorazione di vini spumanti, al sud prevale la vinificazione di vini passiti.
Pur trattandosi di un vitigno piuttosto delicato, se adeguatamente trattato può dare origine a vini davvero speciali, come quelli realizzati seguendo il rigido disciplinare che tutela la DOC. Il Moscato di Cagliari DOC è prodotto in circa 50.000 bottiglie l’anno nelle province di Cagliari e Oristano e deve essere composto esclusivamente da uve del vitigno moscato bianco.
Per agevolare l’impollinazione, nei vigneti è ammessa la coltivazione di un 5% di uve diverse, purché non siano utilizzate per la preparazione del Moscato di Cagliari. Le uve del moscato bianco maturano molto velocemente e sono in genere le prime ad essere vendemmiate in Sardegna.
Caratteristiche e abbinamenti consigliati
Dolce ed equilibrato, il Moscato di Cagliari è considerato in Sardegna il vino delle feste. Il suo colore è giallo oro, tendente all’ambra con l’avanzare dell’affinamento, il Moscato di Cagliari DOC sopporta infatti anche diversi anni di invecchiamento ed è generalmente consumato 2 o 3 anni dopo la vendemmia. Grazie al suo grado zuccherino misurato e non stucchevole, è apprezzato anche da chi non ama particolarmente i vini dolci e ha un grado alcolico di circa 14°.
Trattandosi di un vino liquoroso e da dessert, gli abbinamenti ideali sono ovviamente quelli con i prodotti di pasticceria tipici della Sardegna, come i dolci a base di mandorle (papassine e amaretti su tutti), i palati più avventurosi potranno tuttavia provare questo vino sardo anche in accompagnamento ai formaggi locali.