Brasato al barolo, eccellenza del Piemonte

Il brasato al Barolo è grande classico della tradizione gastronomica del Piemonte e una preparazione di sicuro effetto per tutte le tue occasioni importanti. Questa ricetta coniuga in maniera perfetta due eccellenze del territorio: la carne bovina piemontese, allevata secondo i metodi tradizionali, e il Barolo, uno dei più pregiati vini italiani. Altro elemento tipico del luogo è la lentezza della cottura del brasato al Barolo, la stessa lentezza che caratterizza i ritmi della vita genuina sulle colline delle Langhe.

La cottura brasata, tipica della cucina rurale, era utilizzata già in tempi antichissimi. La parola deriva dal dialetto piemontese brasa (brace). Un tempo, infatti, i contadini cuocevano la carne da consumare in serata nella brasiera, una pentola con coperchio che veniva ricoperta di braci al mattino permettendo una preparazione lenta e dolce. Il risultato era vicino a quello che oggi otteniamo con il forno, ma più idratato e simile al cartoccio, perché gli alimenti erano immersi sia nel vapore che nel liquido di cottura.

I segreti per un brasato al barolo perfetto

Per preparare un buon brasato al Barolo è importante poter contare su materie prime di qualità. In primo luogo bisogna prestare attenzione al taglio della carne, vena e cappello del prete sono sicuramente le scelte più indicate. Il Barolo aggiunge ovviamente alla ricetta un aroma inconfondibile, ma è possibile sostituirlo anche con altri vini rossi corposi come Barbaresco e Nebbiolo, per citare altre eccellenze del Piemonte. La particolarità della ricetta è tuttavia nella cottura, che deve essere lenta e preceduta da una lunga marinatura per consentire alla carne di ammorbidirsi e insaporirsi con aromi e vino.

 Cappello del prete

Cappello del prete

Accompagnato da una porzione di polenta il brasato al Barolo può diventare un sontuoso piatto unico, ma puoi anche servirlo con verdure di stagione, con patate al forno oppure con un cremoso purè di patate. Inoltre con la salsa puoi condire gli agnolotti, la pasta ripiena tipica della domenica sulle tavole piemontesi. Stupisci i tuoi ospiti con un brasato al Barolo preparato secondo l’antica ricetta piemontese, il successo è assicurato.

Ricetta brasato al barolo

Ingredienti

  • 1 cappello del prete di scottona (2kg circa)
  • 0,750 lt di vino barolo;
  • un rametto di rosmarino;
  • mezza stecca di cannella;
  • 3 o 4 chiodi di garofano;
  • bacche di ginepro;
  • grani di pepe interi;
  • olio di oliva;
  • 1 gambo di sedano;
  • 2 carote;
  • 2 cipolle;
  • mezzo litro di brodo vegetale o di gallina.

Procedimento

In un recipiente idoneo metti la carne a marinare nel barolo con le verdure tagliate a pezzetti, la cannella, i chiodi di garofano, il rosmarino, i grani di pepe e le bacche di ginepro e conserva in frigo per 24 ore.

Preleva la carne dal vino rosso, scola le verdure conservando sia il vino che le verdure.

In un tegame con doppio fondo rosola in un filo d’olio le verdure utilizzate per la marinatura, aggiungi la carne e lascia rosolare su ogni lato per qualche secondo.

Bagna con il vino rosso (usato per la marinatura), aggiungi il rosmarino, un pizzico di sale, copri e lascia cuocere per 3 ore a fuoco dolce.

Aggiungi di tanto in tanto poco brodo caldo e vino.
Quando la carne risulta morbida al tatto prelevala dal tegame e lasciala riposare su un piatto.

Intanto prepara la salsa al vino rosso aggiungendo un pizzico di farina nello stesso tegame utilizzato per la cottura del brasato, sfuma ancora con poco barolo, aggiungi un mestolo di brodo caldo e portate a bollore.

Filtra la salsa al barolo attraverso un colino a maglie strette e tieni in disparte.

Taglia la carne a fette non troppo sottili, circa mezzo centimetro e cospargi con la salsa al barolo.

Info autore
Ciro Cristian Panzella