Il Carmignano DOCG è un vino rosso toscano della provincia di Prato. L’area d’origine è ristretta a due comuni, Carmignano e Poggio a Caiano, e conta meno di 100 ettari di vigne in zona collinare. Il vitigno principale utilizzato per la produzione di questo vino è il sangiovese, presente almeno al 50%. Gli altri vitigni impiegati sono il canaiolo nero e bianco, il cabernet franc, il cabernet sauvignon, il trebbiano e la malvasia del Chianti. Tutelato prima dal marchio DOC, poi dalla denominazione di origine controllata e garantita (DOCG), il Carmignano DOCG è caratterizzato da un colore rosso rubino vivace, che tende ad aumentare d’intensità durante l’invecchiamento.
All’olfatto il Carmignano DOCG rivela note fiorite, mentre il sapore è asciutto e la gradazione alcolica parte da circa 12,50%. Forse più noto all’estero che non in Italia, questa DOCG è un vino pregiato ed elegante, che viene valorizzato da un invecchiamento in botte di almeno un anno. Due anni per la versione riserva.
Origini del carmignano e abbinamenti consigliati
Il Carmignano è uno dei più antichi vini nazionali, realizzato nelle campagne toscane già all’epoca degli Etruschi. L’abilità vinicola etrusca, poi lasciata in eredità ai Romani, è testimoniata dal ritrovamento di vasi di vino all’interno di tombe nella zona. Non solo, il Carmignano è anche il primo esempio di vino a cui fu applicata una sorta di disciplinare di produzione, ben prima dell’attribuzione della DOC e della DOCG.
L’idea fu del Granduca Cosimo III de’ Medici, che nel 1716 diffuse un bando con le regole da rispettare per vinificare all’interno della sua tenuta di caccia, al fine di salvaguardare gusto e qualità del prodotto finale. Da servire a una temperatura compresa tra i 18 e 20 gradi. Vino ideale per accompagnare secondi piatti dal gusto forte e deciso, come ricette a base di selvaggina, carni rosse e formaggi stagionati.