Ariccia, paese di leggende, storia, cultura e arte, ogni angolo nasconde una bellezza, ogni vicolo una fraschetta dove gustare la specialità di Ariccia più rappresentativa insieme a numerosi piatti tipici dell’autentica cucina del Lazio.
Tra i più rinomati prodotti tipici del Lazio troviamo la porchetta di Ariccia, che dal 2011 è stata inserita nell’elenco dei prodotti italiani a indicazione geografica protetta (IGP).
Più di una preparazione, la porchetta ad Ariccia è un perno per l’economia locale, su cui si basa il lavoro di numerose attività commerciali. Dalla ristorazione al prodotto finito, che intera o a tranci, grazie alla filiera di produzione, la porchetta di Ariccia viene distribuita su tutto il territorio nazionale.
Produzione e caratteristiche della porchetta di Ariccia IGP
La porchetta di Ariccia IGP si ottiene da selezionati capi suini appartenenti ad incroci di razze denominate petrain e duroc, dal peso di 60/90 chilogrammi dopo macellazione. Le bestie vengono disossate a mano e la carne insaporita con una miscela salata aromatica.
Gli ingredienti previsti nel disciplinare di produzione per la concia della porchetta di Ariccia denominata IGP sono pepe, aglio, sale e rosmarino in precise misure e proporzioni in rapporto ai chili di carne. Segue la fase di legatura con corda, quindi le porchette vengono lasciate insaporire per un certo tempo in camere refrigerate.
La cottura avviene a secco in forni alla temperatura di 220/250 gradi per 6 ore circa. Durante la cottura una buona parte dei grassi saturi vengono rilasciati, ottenendo un prodotto internamente piuttosto asciutto e compatto. La crosta come da tradizione deve essere dorata e croccante.
Tradizione popolare e street food
Si può trovare la porchetta di Ariccia a Roma ad ogni ora ed in ogni luogo. Icona del street food locale, la porchetta viene venduta con la classica schiacciata romana oppure in panini imbottiti in chioschetti ambulanti disseminati in tanti punti della capitale.
La sagra della porchetta di Ariccia è un evento popolare gastronomico che si tiene ogni anno i primi giorni di Settembre. Una fiera non solo per la gente del posto, ma anche per flussi di affamati gourmet provenienti da molte regioni e per turisti di ogni dove, che riempiono le stradine del pittoresco paesino dei Colli Romani zeppo di banchi che offrono ogni ben di Dio, un vero pig-day per cultori del buon cibo.
