Pecorino romano, eccellenza sarda a marchio DOP

Romano di nome ma isolano di fatto, il Pecorino Romano rientra tra i prodotti tipici sardi a marchio DOP. La Sardegna è infatti la principale produttrice di questo formaggio antico, realizzato tuttavia anche in alcune zone del Lazio e della Toscana. Il Pecorino Romano è il frutto di tecniche di lavorazione antiche, basate sull’aggiunta di caglio di agnello o vitello al latte di pecora intero.La sua diffusione già all’epoca dell’Impero Romano spiega facilmente l’origine del nome, legato più a motivazioni storiche che geografiche.

Questa varietà di Pecorino è diffusa sia in versione fresca, più aromatica e dolce, che in versione stagionata, con un sapore più forte e una pasta più dura, granulosa e friabile. La crosta del formaggio è molto sottile e unta al tatto, ed è ricoperta in molti casi da una pellicola, che può essere colorata di nero o trasparente.

Storia del pecorino romano, utilizzi e abbinamenti

Le prime testimonianze storiche che citano il Pecorino Romano sono riportate da autori illustri, come Plinio il Vecchio e Marco Terenzio Varrone. Diffuso nei banchetti e apprezzato perfino dagli imperatori, il Pecorino Romano era un alimento prezioso nella dieta dei legionari.

Il suo elevato contenuto di sale ne favoriva infatti la conservazione, mentre l’alto valore nutrizionale era ideale per fare scorta di energie. Virgilio racconta che ogni legionario riceveva ogni giorno una porzione di Pecorino di un’oncia (corrispondente a circa 27 grammi), che veniva in genere accompagnata da un pezzo di pane e da una scodella di zuppa di farro.

Apprezzato come formaggio da tavola, soprattutto in abbinamento alle fave fresche, il Pecorino è molto utilizzato come formaggio da grattugia. Sono tantissimi i piatti della cucina tipica romana realizzati con il Pecorino Romano, qualche esempio? La pasta cacio e pepe, l’amatriciana, la trippa alla romana. Mettiti alla prova con le ricette originali!

Info autore
Ciro Cristian Panzella