Pompia, un agrume sardo unico al mondo

La pompia, detta sa pompìa in dialetto sardo, è un agrume unico al mondo, una varietà di limone che cresce solo in Sardegna. Diffusa soprattutto in provincia di Nuoro, nei comuni di Siniscola, Posada, Torpè, Orosei, la pompia ha un legame strettissimo con la cultura gastronomica dell’isolaPer certi versi simile al cedro, la pompia ha le dimensioni di un pompelmo e nasce da un albero che ricorda l’arancio. Il suo aspetto è senz’altro poco aggraziato, i frutti sono infatti irregolari e bitorzoluti, con una spessa buccia giallo intenso molto granulosa.

Questa pianta cresce spontanea in Sardegna, tra macchie e agrumeti, e se è arrivata fino ai giorni nostri è soprattutto per l’utilizzo dell’agrume nelle ricette di diversi dolci tipici. Il suo sapore è molto più acido rispetto a quello del limone, per questo la sua polpa non viene usata in nessuna forma, né per il consumo fresco né per spremute. La parte davvero preziosa dell’agrume è la sua scorza, impiegata in Sardegna per la produzione di liquori e canditi.

Per preservare questo rarissimo frutto del territorio dal 2004 è attivo un Presidio Slow Food, che ha unito alcuni produttori di Siniscola per promuovere la conoscenza dell’agrume.

Storia della pompia e utilizzi principali

La storia della pompia è per molti versi ancora avvolta nel mistero, molto probabilmente si tratta di un ibrido, un curioso incrocio nato spontaneamente. Agrume tra i più rari al mondo, la pompia ha rischiato di scomparire, e il suo rilancio è merito soprattutto dell’impegno del comune di Siniscola, che ha scelto di investire nella coltivazione di questo prodotto simbolo della biodiversità sarda.

I dolci sardi con la pompia hanno tempi molto lunghi, necessari a liberare la scorza dalla polpa senza rompere la parte bianca, responsabile del gusto amaro. La scorza è poi lessata, immersa nel miele, e fatta bollire per ottenere sa pompìa intrea, una preparazione che può essere farcita con mandorle (sa pompìa prena). La versione caramellata è inoltre utilizzata per portare in tavola s’aranzada, un dolce tradizionale con mandorle e miele.

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Ciro Cristian Panzella